Rimini, Aeradria. Esposto 5 Stelle alla Procura
Finanziamento Aeradria, ieri in consiglio è passata la delibera da 729mila euro, ma è successa anche un'altra cosa. Il Movimento 5 Stelle ha depositato un esposto alla Procura della Repubblica in relazione alla gestione e alla ricapitalizzazione della società di gestione dell'aeroporto di Rimini, partecipata a maggioranza pubblica.
“Si è ritenuto che in questa delicata fase della vita dell'aeroporto di Rimini, dunque dell'indotto economico attuale e potenziale a esso associati, sia necessario fornire il necessario contributo a coloro che dovranno assumere delle decisioni in ordine all'aeroporto Fellini, spiegano in una nota i grillini. E precisano: “Il Movimento 5 Stelle già nel luglio del 2011,
18 mesi fa (pochissimi giorni dopo l'insediamento) - in occasione di una delle ricapitalizzazioni - rappresentava la gravità di fatti nella gestione aeroportuale. Anticipava sin da allora quelli che erano gli scenari prevedibili. Scenari tutti puntualmente verificatisi. Sin da allora chiedeva - in consiglio comunale e a mezzo stampa - la sostituzione completa del management. Questo avrebbe attestato l'estraneità di questa amministrazione all'attuale gestione aeroportuale. Il 2 agosto 2012 si chiedeva inoltre che questa amministrazione avviasse azione di
responsabilità nei confronti del management per i fatti di gestione. Risposte? Nessuna”. Da qui l'esigenza di un'azione più forte.
“Il Movimento 5 Stelle è assolutamente a favore dell'aeroporto di Rimini e lo ritiene fondamentale per il territorio. Ma l'unica risposta è stata l'immobilismo delle istituzioni azioniste di Aeradria e, considerata la volontà mostrata nei passaggi istituzionali di continuare a percorrere un percorso i cui tratti d'impresa si sono ad oggi dimostrati fallimentari, si è quindi deciso di procedere con l'esposto. L'auspicio del Movimento 5 Stelle è che a partire dai prossimi giorni si possano creare le dovute condizioni affinché, finalmente, le potenzialità strategiche inespresse dell'aeroporto e le loro ricadute sull'economia locale e nazionale, siano finalmente sfruttate nella logica che vede l'interesse pubblico dominante”.